FIRENZE


DOMENICA
11 DICEMBRE 2011, ore 10 *
Firenze, Museo di Storia Naturale
, via Romana 17


VISITA ALL'ANTICA
SPECOLA DI FIRENZE E AI "CRISTALLI" DELLA COLLEZIONE GIAZOTTO

Visita guidata agli ambienti dell'antica Specola del Regio Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze (dalla "Tribuna di Galileo" al "Torrino", recentemente restaurato), dove Antonio Pacinotti lavorò dal 1862 al 1864 come aiuto dell'astronomo Giovan Battista Donati, e agli spettacolari "Cristalli" della  Collezione  Adalberto Giazotto, attualmente esposti nel museo.

Quota di partecipazione € 5,50 (comprensiva dell'ingresso ridotto e della visita guidata) con prenotazione obbligatoria entro il 9 dicembre 2011 ai Servizi Didattici del museo: tel. 055-2346760. * Verranno effettuati tre turni di visita, distanziati di un'ora, a partire dalle ore 10. Al momento della prenotazione verrà comunicato l'orario di ritrovo alla biglietteria del museo.



Fondato nel 1775 dal granduca Pietro Leopoldo di  Lorena, con il nome di “Imperial Regio Museo di Fisica e Storia Naturale”, è stato uno dei primi musei scientifici al mondo. In quell’occasione, le collezioni naturalistiche e gli strumenti scientifici, già conservati nella Galleria degli Uffizi, furono riuniti nel palazzo Torrigiani di via Romana.  
L’istituzione si configurava anche come un moderno centro di ricerca: disponeva di un giardino botanico, di un osservatorio astronomico, di una biblioteca e, dal 1807, di un liceo per l’insegnamento delle scienze oltre a laboratori sperimentali specializzati, ad esempio, nella lavorazione di modelli anatomici in cera.
Era antica consuetudine indicare le cupole astronomiche con il nome di Specola, dal latino specula che significa vedetta, osservatorio: fu così che l'Osservatorio fiorentino di via Romana fu denominato "La Specola". Tuttavia, anche dopo il trasferimento dell'Osservatorio astronomico dalla torretta di Palazzo Torrigiani alla collina di Arcetri, il nome Specola è rimasto a designare l'edificio nel quale erano situati il vecchio osservatorio e il Museo di Fisica e Storia Naturale. Per questo motivo l'attuale Museo Zoologico, che è rimasto negli edifici di via Romana, è ancora indicato con il nome "La Specola". http://www.msn.unifi.it/mdswitch.html

Il Torrino della Specola fiorentina  
fu costruito nella parte più alta di palazzo Torrigiani fra il 1780 e il 1789, su progetto dell'architetto delle Fabbriche granducali Niccolò Maria Gaspero Paoletti. Nelle intenzioni del granduca Pietro Leopoldo di Lorena, doveva costituire l'osservatorio astronomico più importante della Toscana e competere con i grandi centri di Greenwich e di Parigi. Fu dunque dotato di buoni e costosi strumenti astronomici, prevalentemente di eccellente fabbricazione inglese. Il Torrino della Specola divenne operativo nel 1807.   
Nel corso dell’Ottocento l’osservatorio fu diretto da illustri scienziati quali Jean-Louis Pons, Giovan Battista Amici e Giovan Battista Donati. Fu quest’ultimo che ritenendo la posizione dell’antica Specola ormai poco idonea per i moderni studi si fece artefice del trasferimento della ricerca astronomica sulla collina di Arcetri.
L’osservatorio astronomico, composto da vari locali, aveva il suo fulcro nella sala della meridiana dove venivano osservati i passaggi dei corpi celesti e nella sala superiore ottagona da cui erano compiute le osservazioni del cielo a 360 gradi. Sulla sommità dell’edificio aveva anche luogo la raccolta di dati meteorologici che dette continuità alle osservazioni condotte nel secolo precedente dall’Accademia del Cimento tra il 1654 e il 1670. Nel XX secolo rimasero nel palazzo della Specola soltanto le discipline zoologiche mentre l’osservatorio astronomico andò incontro a un lungo periodo di abbandono e allo svuotamento dei locali dalla strumentazione originaria. Nel 2009 il Torrino è stato restaurato grazie ad un contributo della Regione Toscana e riaperto al pubblico con il nuovo allestimento realizzato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze nell’ambito dell’iniziativa “Piccoli Grandi Musei”.



La Tribuna di Galileo 
fu inaugurata da Leopoldo II di Lorena, ultimo Granduca di Toscana, in occasione del III Congresso degli Scienziati Italiani del 1841. L'articolato ambiente, costruito dall'architetto Giuseppe Martelli e destinato ad accogliere gli strumenti di Galileo (in seguito trasferiti nel Museo della Scienza) è arricchito da opere d'arte e da un ciclo decorativo ispirato al grande scienziato e alle tappe fondamentali nella storia della fisica. Gli affreschi e i mosaici che decorano la Tribuna sono degli artisti granducali Giuseppe Bezzuoli, Nicola Cianfanelli e Luigi Sabatelli, mentre la statua di Galileo, situata nell'emiciclo, si deve a Aristodemo Costoli. 




Cristalli della collezione Giazotto 
Il museo della Specola ospita temporaneamente quella che è stata definita come "la collezione di cristalli più bella del mondo", appartenente a Adalberto Giazotto. In mostra sono presenti oltre 500 esemplari di cristalli provenienti dalle miniere esaurite di tutto il mondo: dal Sud Africa al Brasile, dall'Afghanistan alla Cina, dalle Alpi al Mediterraneo. Quarzi, acquamarine, calciti, malachiti, azzurriti, topazi, smeraldi, ricordano creature viventi, hanno in sé la storia e la cultura di diversi paesi del mondo, si riconoscono attraverso la geometria, la trasparenza, il colore, la perfezione, la leggiadra associazione con altri minerali e altre indefinibili qualità. http://www.mostracristallifirenze.it

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